Il giorno 14 marzo 2019 sono state presentate presso il Salone Valente, via Freguglia 14 Milano le “Linee guida per la redazione degli atti in materia di famiglia“ sottoscritte in data 11 marzo 2019 dalla Corte di Appello di Milano, nelle persone del Presidente dr. Marina Tavassi e del Presidente della relativa sezione minori, persone e famiglia, dr. Fabio Tucci, dal Tribunale di Milano nelle persone del presidente Dr. Roberto Bichi e della relativa sezione famiglia, Dr. Anna Cattaneo, dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano, nella persona del Presidente, Avv. Remo Danovi e dall’Osservatorio sulla Giustizia Civile di Milano, nella persona della dr. Elena Riva Crugnola.
Obiettivo fondamentale è quello di tutelare i diritti fondamentali delle persone e in particolari i figli minori, i figli maggiorenni non ancora autosufficiente e il coniuge debole, richiamando l’attenzione, sancita nella convenzione dei fanciulli firmata a Strasburgo nel 1996, sull’invito a raggiungere accordi e ricorrere al giudice solo quando non ci siano altre soluzioni.
Le linee guide ripercorrono i principi che l’avvocato è tenuto ad onorare in questa particolare materia: lealtà, probità e divieto di espressioni sconvenienti ed offensive; verità e trasparenza; sinteticità; chiarezza e illustrano nel dettaglio i criteri che devono ispirare la redazione degli atti, secondo i modelli predefiniti ed allegati, precisando inoltre la struttura, la produzione documentale e i collegamenti ipertestuali.
Il linguaggio utilizzato deve essere rispettoso dei diritti e della dignità delle persone, tenendo conto del ruolo di genitore dei figli comuni che anche la controparte svolge. La situazione patrimoniale e reddituale deve essere fornita sin dall’inizio del procedimento al fine di garantire trasparenza e equità. Il principio di sinteticità esprime la volontà di contenere i tempi di trattazione dei procedimenti nei termini richiamati dalla Costituzione di ragionevole durata.
Il testo deve essere redatto in maniera chiara e immediatamente comprensibile per chi lo legge a tal fine sono stati sono stati predisposti modelli relativi ai ricorsi introduttivi per la separazione, il divorzio e per i procedimenti riguardanti figli di genitori non coniugati, oltre a un modello da utilizzare per rendere immediatamente “visibile” al giudice la situazione economica/reddituale/patrimoniale delle parti. Gli atti introduttivi, così come i successivi, devono evidenziare innanzitutto tutti i dati che si riferiscono alla situazione familiare e se ci sono eventuali procedimenti pregressi o in corso, riguardanti le parti o i minori, anche in sede penale o amministrativa. Nel testo devono essere inseriti i paragrafi, seguendo uno schema cronologico dei fatti. L’esposizione non deve contenere giudizi, in particolare che svalutano una figura genitoriale. È consigliato l’uso di un indice degli argomenti e un abstract per gli atti più complessi. La giurisprudenza e la dottrina devono essere citati in nota, possibilmente con il link o la fonte da cui è tratta. Infine, per i documenti si sottolinea l’importanza della numerazione progressiva e la menzione del numero in caso di riferimento nel testo, creando un file per ogni distinto documento.
Si tratta di “linee guida” ispirate ai protocolli già siglati da CNF e CSM che non impongono agli avvocati di “scrivere in un certo modo”, ma di farlo in modo chiaro, snello e sintetico. Il mancato rispetto delle Linee guida, si sottolinea nel Documento, non può essere motivo di inammissibilità o improcedibilità degli atti, ma dal comportamento complessivo e in particolare dalla mancata o incompleta compilazione del modulo relativo alla situazione economica, il giudice potrà desumere argomenti di prova ai sensi dell’art. 116 II comma c.p.c.
L’attenzione alle persone e in particolari delle parti deboli resta quindi una priorità inderogabile di qualsiasi procedimento e ogni singolo istante deve essere volto a garantire la maggiore serenità possibile nella risoluzione di quelle che possono essere situazioni altamente stressanti che non vanno pertanto aggravate ma assolutamente risolte in tempi utili e possibilmente in maniera proficua per tutti i soggetti coinvolti.
(diritto e giustizia, Sole 24, Altalex Tribunale, Milano, linee guida 14/03/2019, Avv. Giuseppina Vasallo)