Giustizia Legal Tech

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Giustizia Legal Tech

Lo snellimento della Giustizia è una questione atavica, da sempre al centro dell’agenda ministeriale, un tema che occupa un grande spazio anche all’interno degli ordini professionali quali avvocatura e magistratura.
L’efficienza legislativa è un fattore direttamente proporzionale alla tutela della democrazia, principio alla base di ogni ordinamento giuridico, pertanto velocizzare i tempi garantirebbe senza nessun dubbio l’erogazione di un servizio più puntuale e giusto.
Con l’avvento della digitalizzazione, l’automazione dei processi operativi ha rivoluzionato ogni settore, offrendo nuove soluzione per migliorare la macchina della giustizia. Questa richiesta di modernizzazione è stata accolta dal Ministero della Giustizia sfruttando gli ingenti finanziamenti del PNRR.
Sono numerose le iniziative ministeriali volte a digitalizzare la giustizia italiana: la piattaforma PDUA, l’applicativo APP e l’implementazione del Processo Penale telematico sono esempi tangibili di questo processo in atto.
Contestualmente si sta diffondendo una cultura legal tech negli studi e nelle direzioni legali.

LA LEVA DEL PNRR

All’interno del Piano Nazionale Ripresa e Resistenza approvato nel 2021, sono complessivamente 2.679.789.053,73 euro destinati alla Digitalizzazione della Giustizia.
Questo intervento massiccio rappresenta una manifestazione di intenti: accelerare la modernizzazione della legge, mettendo in campo risorse economiche per rendere la giustizia più effettiva ed efficiente grazie alle nuove tecnologie. Per raggiungere questo risultato è stato strutturato un processo organico di innovazione organizzativa che avrà un impatto trasversale su tutti gli ambiti inerenti la sfera giuridica e legale.
Nella fattispecie, le misure riguardano:

  • l’obbligatorietà del fascicolo telematico.
  • completamento del processo civile telematico.
  • digitalizzazione del processo penale di primo grado.

PIATTAFORMA DIGITALE UNIFICATA DEGLI AVVOCATI

Operativa da luglio 2024, PDUA è la nuova Piattaforma Digitale Unificata degli Avvocati, disponibile sul sito ufficiale della Cassa Forense. Questo portale sfrutta le potenzialità del cloud computing per fornire a tutti gli iscritti all’albo uno spazio professionale accessibile e consultabile online da ogni dispositivo.

La piattaforma è stata progettata in conformità al GDPR nel rispetto dei più elevati standard di protezione dati, così da garantire una fruizione sicura del portale, tutelando la sicurezza e la privacy sia dei professionisti connessi che dei documenti caricati in cloud.

Accedendo a PDUA è possibile gestire il Processo Civile Telematico: consultare i registri di cancelleria e scaricare i fascicoli, compilare e depositare gli atti, firmare digitalmente i documenti e inviare PEC.

Chiara la volontà ministeriale di dotare i legali degli strumenti tecnologici adatti a modernizzare la Giustizia, tema rimarcato anche dalle parole del Presidente del CNF Francesco Greco: “Per metterci al passo con i tempi sarà necessario rivedere i criteri di organizzazione degli studi professionali, quelli artigianali non sono più sostenibili. Il rischio è di essere tagliati fuori da una società che sta mutando rapidamente per i veloci progressi tecnologici”.

PROCESSO TELEMATICO 

Iniziativa al centro del progresso digitale legale è senza dubbio l’implementazione del Processi Civile Telematico iniziata nel 2014 per poi vedere nel corso degli anni un consolidamento sempre maggiore, fino a diventare prassi operativa per tutti gli atti processuali in ambito civile.

Il PCT rivoluziona la prassi processuale, abilitando online una serie di attività precedentemente eseguite in maniera analogica come la comunicazione con i vari uffici giudiziari, il pagamento di contributo unificato, la consultazione dei fascicoli ma soprattutto il deposito di Atti e Documenti.
Ogni operazione online deve seguire regole tecniche precise.

Per favorire il corretto utilizzo del portale e rimuovere le barriere culturali e operative, la Fondazione per l’Informatica e l’Innovazione Forense del CNF ha elaborato una serie di screencast, ovvero video tutorial che spiegano dettagliatamente e in maniera semplice le operazioni necessarie per spedire i documenti processuali telematicamente. Tutti i video sono disponibili online su Youtube.

Se il corso della giustizia civile è ormai avviato verso la digitalizzazione, non si può dire propriamente lo stesso per quanto concerne il processo penale.
Nel 2023 il Ministero avviò i lavori per configurare la piattaforma APP, l’Applicativo Processo Penale sviluppato dal Ministero della Giustizia nel rispetto del PNRR.
A termine di una fase sperimentale presso i piccoli tribunali vennero riscontrate alcune problematiche, così nel 2024 venne rilasciata una nuova versione: App 2.0.
Il 2025 sarebbe dovuto essere l’anno della svolta, invece è arrivata un’ulteriore bocciatura da parte del CSM per via di alcuni malfunzionamenti che impediscono de facto la transizione digitale.
Infatti, sono stati notificati provvedimenti di sospensione dell’obbligo relativo all’utilizzo di APP dal 2 gennaio 2025 in numerosi tribunali italiani, tra cui Roma, Milano e Napoli.

Le motivazioni di questo insuccesso sono molteplici tra cui una fase di sperimentazione decisamente breve, che ha portato ad un lancio prematuro di APP.

SOFTWARE LEGAL TECH

Queste piattaforme sono milestones del processo in atto e in continuo divenire della digitalizzazione legale.
Con ritardo rispetto agli altri Paesi, le Istituzioni italiane stanno progredendo verso una nuova visione della giustizia più smart, snella ed efficiente.
Tuttavia, sono numerosi ancora i passi da fare per raggiungere un livello ottimale.
Il progresso passa inevitabilmente dai protagonisti di questo cambiamento operativo, ovvero dagli studi e dalle direzioni legali. A questa spinta ministeriale è seguita una sempre crescente necessità di soluzioni digitali, tool e software gestionali progettati appositamente per connettere gli avvocati alle nuove piattaforme ministeriali e migliorare la quotidianità professionali, introducendo nuovi modelli e flussi di lavoro legal tech.
Legos offre i migliori software gestionali per attualizzare la digital transformation legale.

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