L’obbligatorietà del Processo Tributario Telematico dal 1 Luglio 2019 è sancita dal decreto fiscale 2019 collegata alla legge di Bilancio. Il chiaro intento è quello di ridurre le spese per un valore pari a circa 5 milioni di euro, grazie sia all’eliminazione degli archivi che delle trasferte dei funzionari obbligati a presiedere alle udienze presso le Commissioni tributarie provinciali e regionali.
Il Processo Tributario Telematico sarà obbligatorio per il deposito degli atti e la costituzione in giudizio conferendo quindi il pieno valore legale al deposito telematico indipendentemente dalle modalità di notifica e di deposito scelte dalla controparte il pieno valore legale delle notifiche a mezzo Pec. Il Processo Tributario Telematico introdurrà anche l’udienza a distanza da svolgere mediante supporti audiovisivi.
Saranno facoltative le notifiche e il deposito telematico per le controversie tributarie di valore fino ai 3.000 euro e nel caso in cui il sistema informatico non funzionasse per ragioni lato professionisti o lato Mef per motivi non prevedibili “le notificazioni potranno avvenire comunque in via residuale in modalità analogica, ossia con raccomandata con ricevuta di ritorno o ufficiale giudiziario” (Sirianni).Per i contribuenti che sono in giudizio senza assistenza tecnica, le modalità informatiche per le notifiche e i depositi degli atti resteranno una facoltà. Fino all’obbligatorietà, parti libere di scegliere le modalità informatiche.
Le principali regole tecniche saranno le seguenti:
Comincia dunque il conto alla rovescia di un processo di cambiamento che vedrà la sua applicazione fra pochissimi mesi, farsi trovare preparati e pronti è l’unico modo per gestire al meglio il proprio lavoro.
(Fonti: edotto; informazione fiscale, Altalex, 18 febbraio 2019. Articolo di Claudia Morelli; Altalex, 11 marzo 2019. Articolo di Maurizio Reale, informazione fiscale)